Articolo inviato dal Prof. Ignazio Antonacci - www.runningzen.it
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La Maratona può essere condizionata da fattori e situazioni che
possono far riferimento ad agenti atmosferici, aspetti fisiologici,
aspetti psicologici e all’alimentazione. Il linea di massima, per
portare a termine la Maratona e correrla in più velocemente
possibile in base alle proprie potenzialità, è necessario non solo
avere una buona disponibilità di energia, ma anche una buona
capacità di utilizzo della stessa.
I fattori specifici dell’allenamento della maratona sono
diversi:
Sviluppo della soglia aerobica
La soglia aerobica o velocità della soglia
aerobica è la velocità alla quale il nostro organismo corre la
Maratona ed equivale fisiologicamente a una concentrazione di
lattato pari a 2 mmol/l di acido lattico. È detta aerobica perché
si lavora in presenza di ossigeno e quindi l’energia viene fornita
al nostro organismo mediante il meccanismo aerobico. La reazione di
combustione tra ossigeno (O2) ed i grassi/carboidrati produce
molecole di ATP (adenosinatrifosfato), energia utile per far
funzionare il nostro organismo. Con una soglia aerobica più alta è
possibile correre la maratona più rapidamente.
I mezzi di allenamento che migliorano la soglia aerobica, e quindi
tutte le componenti aerobiche del nostro organismo, sono: la
Corsa Lenta, Corsa Media, Corsa Progressiva,
Lungo Lento e Lungo Specifico.
Sviluppo della soglia anaerobica
La soglia anaerobica, secondo Arcelli, (“L’allenamento del
maratoneta di alto e medio livello” Edizione Correre 2002), può
essere considerata come: “Il più alto valore di intensità alla
quale esiste ancora un equilibrio fra acido lattico prodotto e
quello smaltito; se si corre a velocità al di sotto della soglia
anaerobica, pur aumentando il lattato che viene prodotto dai
muscoli e che viene riversato nel sangue, l’organismo riesce
egualmente a smaltire un’identica quantità. L’intensità massima
alla quale esiste ancora questo equilibrio fra il lattato prodotto
e il lattato smaltito dal sangue è appunto la Soglia Anaerobica, e
che corrisponde in media a un valore di 4 millimoli di lattato per
litro di sangue”.
Per innalzare la soglia anaerobica è necessario inserire nella
preparazione allenamenti come: le Ripetute Medie e Lunghe,
Variazioni di ritmo, Corto Veloce, o gare
brevi.
Sviluppo del VO2max (massimo consumo di ossigeno)
Il massimo consumo di ossigeno non è altro che la massima quantità di ossigeno che il nostro organismo può utilizzare nell’unità di tempo. Più alto è il VO2max e più veloce potremmo correre la Maratona. L’obiettivo principale delle tipologie di allenamento è quello di far innalzare in maniera esponenziale la frequenza cardiaca con la conseguenza di migliorare la capacità del nostro organismo (cuore) di pompare più sangue possibile, e quindi fornire i muscoli di maggior ossigeno, maggior energia. Per lo sviluppo di tale qualità del nostro organismo è opportuno inserire e svolgere allenamenti come le Ripetute Brevi (50/150mt) sia in salita con pendenze dai 10⁄15%, e sia in pianura (dai 200 ai 500 metri).
Sviluppo della Potenza Lipidica
La Potenza Lipidica è la capacità dell’organismo (dei muscoli)
di utilizzare una maggior quantità grassi in un tempo dato.
L’utilizzo dei grassi permette di produrre energia e correre più a
lungo. Lo sviluppo e l’incremento di questa capacità permette di
correre la maratona più rapidamente utilizzando sempre una buona
quantità di grassi come fonte energetica. Un podista con una buona
soglia anaerobica ma con una bassa Potenza Lipidica potrebbe avere
difficoltà a portare a termine la maratona.
La Potenza Lipidica è una qualità allenabile con la Corsa Lenta
(Lungo Lento Lipolitico) dove il ritmo è prossimo a quello
della maratona o leggermente inferiore. È necessario che
l’allenamento sia lungo con ritmo regolare e lento già dai primi
chilometri. Anche durante la maratona, se vogliamo far intervenire
i grassi come fonte energetica già dai primi chilometri, è
necessario che il ritmo non superi quello della massima Potenza
Lipidica.
Sviluppo della disponibilità e dell’utilizzo del glicogeno da parte dei muscoli
Lo sviluppo della disponibilità e dell’utilizzo di glicogeno da
parte dei muscoli è condizionato da tre fattori: l’allenamento,
l’alimentazione pre gara e l’integrazione in gara. Per quanto
concerne l’allenamento è da tener presente che ogni mezzo di
allenamento invia un segnale biologico al nostro organismo che
permette di modificare alcune caratteristiche fisiologiche. Gli
allenamenti dove si mette in “crisi” l’organismo utilizzando una
buona parte del glicogeno muscolare permettono di migliorare la
capacità delle fibre muscolari di utilizzare il glicogeno come
fonte energetica.
Tutte le sessioni di corsa a ritmo medio/veloce e progressiva
(Corsa Progressiva, Corto Veloce, Medio
Veloce, Medio in progressione, …) permettono il
miglioramento di questa caratteristica delle fibre muscolari.
Prima della maratona è necessario alimentarsi correttamente per
aumentare le scorte di glicogeno (carboidrati pre gara) a nostra
disposizione. In ogni caso, la disponibilità iniziale di glicogeno
nel nostro organismo, presente nei muscoli e nel fegato, non è
normalmente sufficiente per riuscire a percorrere i 42,195 Km della
maratona. Per questo motivo è necessario alimentarsi anche durante
la gara con delle bevande contenenti maltodestrine/fruttosio non
troppo concentrate o barrette energetiche facilmente
assimilabili.
Miglioramento della tecnica di corsa e della economicità della corsa
La tecnica di corsa è un fattore spesso trascurato ma importante
perché condiziona significativamente il consumo energetico e quindi
la prestazione in gara. Tutti i gesti eccessivi e non strettamente
funzionali alla corsa consumano preziose energie e riducono
l’efficienza della corsa. Tra queste si possono citare: le
oscillazioni eccessive delle braccia, la tensione eccessiva della
parte alta del corpo, la chiusura eccessiva delle mani, il
movimento eccessivo del capo.
Per migliorare la tecnica di corsa è necessario durante gli
allenamenti focalizzarsi sulle sensazioni propriocettive che
arrivano dalle diverse parti del corpo. Quindi flessione e spinta
morbida dei piedi, mani rilassate, spalle basse e gomiti non troppo
larghi, capo ritto e sguardo avanti proiettato di qualche metro
dinnanzi a noi. In pratica ogni tanto, soprattutto nel lavori
specifici, come il Lungo Specifico o Ritmo Maratona, bisogna fare
un Check up del nostro corpo.
Controllo e gestione dei fattori mentali e psicologici
Un aspetto alquanto importante e di non facile gestione è quello
riguardante i fattori mentali, sia durante la preparazione che
nelle fasi pre e post gara. La preparazione per la Maratona è molto
lunga (da 4 a 6 mesi in media) quindi a volte ci si trova ad
affrontare momenti di stress fisico e psicologico non indifferente.
Questo aspetto è molto soggettivo ed è condizionato dalla propria
personalità e dal modo in cui ci si avvicina alla gara. Un soggetto
estroverso che affronta la gara con una certa spensieratezza avrà
meno ansia pre-gara, meno tensione e quindi sprecherà meno di
quell’energia che tornerà utile nelle fasi cruciali della Maratona.
Un soggetto introverso, che si avvicina alla gara con un certo
timore ed ansia da prestazione, subirà lo stress dei giorni
precedenti alla gara diminuendo la sua efficienza in gara.
Trenta minuti di Meditazione, Yoga o Training Autogeno prima e dopo
l’allenamento, possono aiutarvi a ridurre la tensione corporea e
gestire lo stress pre-gara.
Minor grasso corporeo (peso corporeo)
Il peso corporeo incide nel rapporto potenza/peso. Riducendo i
grassi si riduce la massa che non produce movimento meccanico, si
ha quindi a disposizione una maggiore potenza per unità di peso e
si consuma meno energia. Per ridurre i grassi occorre comunque
seguire una corretta alimentazione, equilibrata e bilanciata su
fonti di carboidrati a basso indice glicemico (verdura, frutta,
cereali integrali), fonti proteiche nobili (prevalentemente pesce,
prodotti di soia, uova e carne bianca), e grassi monoinsaturi o
polinsaturi (olio d’oliva, mandorle, noci, omega3). Inoltre, lo
stimolo allenante è importante, allenamenti lunghi e lenti ci
permetteranno di consumare maggior grasso possibile anche
post-allenamento aumentando il metabolismo basale, e quindi la
spesa energetica complessiva.
Buona corsa!